L’acqua, elemento naturale, è fondamentale alla vita e fonte inesauribile di benessere.
È un ottimo rimedio per le più svariate esigenze, sia essa ingerita o “assorbita” attraverso bagni e lavaggi localizzati.
L’idroterapia è l’utilizzo esterno dell’acqua a scopo terapeutico.
Pratica conosciuta dall’antichità (già gli egiziani utilizzavano questa pratica), l’idroterapia ottenne maggiore considerazione nell’ambito disciplinare grazie agli studi e ai risultati ottenuti da Sigmund e Johann Hahn e, successivamente, da Sebastian Kneipp.
I principi su cui si basano le terapie con l’acqua di Kneipp nascono dalla convinzione che la malattia origini dal sangue ‘guasto’, cioè un sangue pieno di tossine, oppure un sangue che scorre male. Egli aveva intuito che stimoli di acqua fredda erano in grado di dissolvere le tossine e rinforzare il corpo attivando il sistema circolatorio e immunitario. Principio di cui sarà poi dimostrata la validità dalla scienza moderna.
Oggi sappiamo che il successo dei procedimenti idroterapici non è dovuto all’acqua in sé, ma ai risultati che si possono ottenere mediante l’applicazione sul corpo umano di stimoli termici (freddo-caldo), meccanici (maggiore o minore pressione o attrito sulla pelle) e chimici (preparati, come gli oli essenziali, che possono essere aggiunti all’acqua), che l’acqua induce sul corpo umano.
Una delle numerose pratiche dell’Idroterapia è la frizione fredda.
La frizione consiste nel passare sul corpo un asciugamano bagnato in acqua fredda e strizzato.
Durata: dai 2 ai 3 minuti.
Per eseguire questa tecnica è necessario procurarsi:
-Una bacinella di acqua fredda (fino a 18°)
-Un telo di cotone o di lino ruvido oppure un asciugamano.
Esecuzione:
Prendere il telo, bagnarlo in acqua fredda, strizzarlo leggermente e passarlo sul corpo in modo veloce ed energico seguendo una certa sequenza (vedi la foto).
Ad ogni movimento ripiegare e bagnare il telo, mantenendolo sempre freddo.
Iniziare la sequenza dalla parte destra. E dagli arti superiori.
Passare il telo bagnato dal dorso della mano destra fino alla spalla, tornare verso la mano e proseguire dal palmo della mano fino all’ascella.
Proseguire nella parte sinistra, dalla mano sinistra fino alla spalla, tornare verso la mano e proseguire dal palmo della mano fino all’ascella. Poi si passa sul collo e sul torace.
Sul ventre sono indicati ampi movimenti circolari in senso orario.
Si prosegue con la frizione alle gambe. Partendo dalla gamba destra, strofinare sia nella parte esterna (dalla caviglia all’anca) che nella parte interna (dalla caviglia all’inguine).
Proseguire con la nuca, la schiena e la parte posteriore delle gambe, dalla caviglia al gluteo. Finire la frizione passando il telo sotto la pianta del piede destro e del piede sinistro.
La frizione può essere applicata a tutti, dal neonato all’anziano (tranne le persone sensibili, vedi le CONTROINDICAZIONI).
Meglio eseguirla al mattino appena svegli.
Più fredda è l’acqua, più velocemente deve essere eseguita la frizione (generalmente la durata è di 2-3 minuti).
Alcuni benefici per l’organismo:
rinforza la circolazione
rilassa, è utile nel caso di nervosismo
utile nel caso di insonnia
utile nel caso di stanchezza
equilibra gli stati d’ansia e influisce positivamente sull’umore.
Questa pratica può essere eseguita quotidianamente, ma quando non si ha tanto tempo a disposizione si può eseguire saltuariamente, anche solo 1 volta a settimana.
Se utilizzata costantemente favorisce il metabolismo, è utile nel caso di gonfiore o stitichezza, tonifica la pelle e la pulisce dalle impurità, disintossica.
Controindicazioni: Sconsigliata subito dopo i pasti, in presenza di calcoli biliari o renali, il ciclo mestruale o forte stanchezza.
In presenza di alcune patologie vascolari, nell’arteriosclerosi e nel diabete sentire prima il proprio medico.
La frizione fredda è una terapia molto dolce ed è il primo approccio alle terapie con acqua fredda, anche se non diretta, perché mitigata dall’uso di un asciugamano.
Partecipare attivamente alla cura della propria salute attraverso dei piccoli gesti quotidiani, aiuta a prevenire dei fastidi che nel tempo possono arrivare alla cronicizzazione.
Questa pratica può essere eseguita anche in altre stagioni, anche in inverno. In questo caso, oltre alle raccomandazioni di cui sopra, occorre ricordarsi di:
-Eseguirla in un ambiente riscaldato e avere vicino
-Una coperta di lana
-Dei calzini di lana
-Una borsa dell’acqua calda (facoltativa)
In questo caso, dopo la frizione ci si avvolge nell’accappatoio senza asciugarsi e si torna a letto per circa 45 minuti, oppure si fa movimento finché non si è sviluppata la reazione di calore.
Porre cura nella reazione di calore, importante per la buona riuscita della terapia.
Se dopo 15 minuti il corpo non si è riscaldato, aggiungere coperte, borse dell’acqua calda e bere tisane calde.