La dieta del sorriso.

Sorridiamo poco in modo spontaneo e se lo facciamo, non sempre il sorriso è ricambiato nella stessa modalità dagli altri.

Spesso al di fuori troviamo “macchie di comportamento grigio in espansione” e dunque rimane difficile riproporre il nostro sorriso spontaneo.

Rinfrancare lo spirito partendo dal corpo e dunque dall’alimentazione, è un buon inizio. Del resto l’idea del sorriso si accosta a quella del piacere. Il piacere dei sensi assorti nel gustare quello che ci piace senza sensi di colpa.

Ebbene si, senza sensi di colpa.

Questo vuol dire accettare il nostro corpo che ha una forma precisa e unica.

L’unico modo per poter vivere e utilizzare il cibo in modo equilibrato, senza abbuffate e successive diete ossessionanti.

In un metabolismo sano, questa è la chiave.

Una questione di emozioni?

Il Triptofano, questa sostanza che regola il buonumore, è un aminoacido precursore della serotonina, ma non solo. Il nostro corpo è biologicamente perfetto e dunque prima ancora della produzione della serotonina si occupa della produzione di altre sostanze, come per esempio la Vitamina B3 che è fondamentale per la nostra salute.

Per cui il triptofano non basta mai perché sarà sempre trasformato primariamente nelle sostanze utili alla sopravvivenza e poi, in seconda battuta,  in serotonina.

Occorre lavorare primariamente sullo stress e sulla SANA alimentazione.

Via libera a cereali di qualità, cacao, yogurt, mandorle e frutta a colazione. Nella nostra alimentazione non devono mancare pesce, molluschi e prezzemolo crudo. Avocado che aiuta anche la libido (che si scarica a causa della mancanza di triptofano) e moderazione nel consumo del caffè che peggiora la funzionalità dello stomaco.

Mangiare in modo consapevole e masticare lentamente è un modo intelligente per nutrirsi.

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