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Dicembre

PERCHE' CORRO, PERCHE' CORRERE

(basato su un’esperienza di vita personale)

Correre rende felici

1. La corsa può avere la valenza di un antidepressivo naturale! È scientificamente dimostrato che la corsa aumenta i livelli di serotonina, l’ormone del buonumore. In alcuni studi è risultato che il miglioramento della funzione cognitiva era legato all’aumento della forza muscolare e infatti anche gli antichi romani erano sostenitori del concetto “mens sana in corpore sano”.
2. La corsa diminuisce i livelli di stress e di conseguenza aiuta il sonno notturno.
3. Riduce la pressione arteriosa ed i livelli di colesterolo (correndo si bruciano molti grassi) e di conseguenza riduce il rischio cardiovascolare.

Correre rinforza il tuo sistema immunitario

1. L’allenamento può migliorare anche il sistema immunitario. Correre fino a circa 90 km a settimana avrà un effetto positivo sul nostro sistema di difesa naturale. La maggioranza dei ricercatori concorda sul fatto che la corsa incrementi le difese immunitarie. Questo significa che le variazioni che generate dallo sforzo nel nostro organismo hanno un bilancio positivo
2. Il meccanismo di fondo di questo beneficio così diffuso è la riduzione dello stato di infiammazione dell’organismo. Un livello cronico di infiammazione, infatti, è spesso alla base di molte patologie

Correre aiuta a riparare i danni cerebrali

1. I benefici neurologici della corsa sono per tutti, indipendentemente dall’ età: alcuni studi pubblicati sulla rivista dell’Accademia Statunitense delle Scienze evidenziano una connessione tra l’esercizio fisico costante e un miglioramento delle funzioni cognitive. Anche bambini e ragazzi che si allenano con costanza e, in particolare, che si applicano nella corsa hanno capacità di apprendimento potenziate superiore rispetto ai coetanei sedentari. Infatti sembra che l’allenamento aumenti la vascolarizzazione cerebrale, la plasticità neurale e la produzione di fattori neurotrofici: elementi che combinati fanno sì che il cervello lavori meglio e si mantenga “giovane” il più a lungo possibile. Correre fa imparare meglio, prima, e fa bene alla memoria.

2. La corsa è uno sport low-cost (bastano le scarpe giuste e tanta buona volontà), ottimo per riattivare il sistema cardiocircolatorio e per aumentare il tono a gambe e glutei, la corsa è anche l’attività migliore per perdere qualche chilo di troppo. Ma non solo. Perché il running, se praticato con costanza, rende euforici, ci aiuta a ritrovare il buon umore, migliora l’autostima e combatte l’invecchiamento.

Correre fa ringiovanire il cervello

1. Un’equipe di ricerca dell’Università del Kentucky ha osservato che una persona tra i 50 e i 69 anni che corre almeno tre volte alla settimana stimola la produzione di nuove cellule cerebrali. I test condotti dai ricercatori sui partecipanti hanno evidenziato che il sangue scorre verso il cervello in maggior quantità permettendogli di svolgere le proprie funzioni con più efficacia.

Correre riduce l’ansia

Molti studi concordano sull’incredibile efficacia dell’esercizio fisico aerobico, in special modo la corsa, per combattere disturbi da ansia e panico, (molti sono i meccanismi che contribuiscono a ciò). Una ricerca condotta da Justy Reed e Deniz Ones, pubblicata su Psychology of Sport and Exercise nel marzo del 2006, che ha preso in considerazione oltre settanta studi pubblicati sull’argomento ha evidenziato che basterebbero 20 minuti di esercizio fisico al giorno per mantenere il nostro equilibrio biologico. L’esercizio dovrebbe essere preferibilmente di tipo aerobico, cioè corsa, nuoto, bicicletta, dato che incrementa la capacità respiratoria, l’ossigenazione dei tessuti e la resistenza alla fatica. Ciò determina un maggiore livello di benessere fisico che si traduce, nella pratica, in un’accresciuta resistenza alle malattie, con incremento delle difese immunitarie, riduzione del pericolo di malattie cardiovascolari e del diabete nonché, e questo è l’aspetto che più ci interessa, maggiore sensazione di benessere generale e di fiducia nelle proprie possibilità sia fisiche sia psicologiche. In particolare contro l’ansia, 30 minuti di corsa non troppo veloce (con una frequenza cardiaca non oltre i 100 battiti al minuto) non solo hanno un effetto comparabile a quello di un ansiolitico, ma esplicano un’azione benefica anche a livello della tensione muscolare, uno dei sintomi più frequenti tra le persone ansiose. Inoltre la corsa regola il ritmo cardiaco, altro fattore di disagio per chi soffre di disturbi ansiosi.

Lo sport per combattere il diabete: tutto merito dell’irisina. La rivista Diabetes ha pubblicato nel luglio 2017 i risultati di anni di lavoro all’Università di Bari: muoversi è fondamentale per contrastare il diabete. Lo studio ha permesso di ampliare il ruolo dell’irisina, ormone identificato nel 2012 già noto per la sua capacità di trasformare l’energia in calore, contrastando così l’obesità. L’equipe ha dimostrato che i muscoli rilasciano irisina anche quando si è esposti a un eccesso di grassi saturi nella dieta; ma, soprattutto, ha scoperto che l’irisina aumenta la produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Questo avviene perché mette i muscoli in grado di “percepire” il danno derivato da un eccesso di grassi nella dieta e di trasmettere questa informazione alle cellule beta pancreatiche, che producono l’insulina: così facendo, i muscoli segnalano loro che c’è necessità di aumentare la prestazione. Chi soffre di diabete ha livelli di irisina nel sangue più bassi rispetto al soggetto sano, e la scoperta potrebbe quindi porre le basi per nuove terapie a base di questo ormone, in grado di controllare i livelli di glicemia. I numerosi studi che in epoca recente stanno indagando il ruolo dell’irisina stanno portando alla luce importanti caratteristiche di questo ormone prodotto durante l’attività fisica, tanto da essersi meritato la definizione di “ormone dello sport”. Si può infatti affermare che l’ormone viene regolato dell’attività fisica: più sport si pratica, più irisina verrà prodotta dal nostro organismo, più in forma e in salute sarà il nostro organismo.

Un pericolo per il nostro cuore è il colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo” che si deposita nei vasi sanguigni ostruendoli. Una attività fisica, anche leggera ma costante, aiuta a far diminuire i trigliceridi e ad aumentare i livelli di colesterolo HDL, che contribuisce a mantenere in salute i vasi sanguigni.

Insomma, i benefici della corsa che coinvolgono la forma fisica, il sistema cardiovascolare e il cervello sono tangibili. La scienza conferma che correre fa bene e che è un utile strumento di prevenzione contro patologie molto diverse tra loro.

Tutti motivi che fanno della corsa una delle pratiche più consigliabili per uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile a tutto tondo.

Riccardo Bardelli

Farmacista e podista

P.IVA 06314690485

I consigli forniti NON SOSTITUISCONO in alcun modo i consigli del medico e sono volti al benessere e al riequilibrio della persona.  Il Naturopata si occupa della salute e del benessere dell’individuo, benessere spesso compromesso da errate abitudini, dallo stress, da uno stile di vita non consono alla costituzione della persona.

Svolgo la mia professione di Naturopata e Mentor in presenza a Siena, San Casciano in Val di Pesa e Certaldo oppure online

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