È complesso parlare dell’amore, sembra sempre di usare parole retoriche e vecchie, sembra di trattare un argomento sacro.
L’amore può assumere diverse forme:
è un sorriso rivolto a una persona che si è chiusa alla vita;
è una lacrima nel volto di una persona felice;
è il coraggio donato a una persona che si è arresa;
è la chiamata o il messaggio rivolto a una persona cara per sapere come sta, quando vive un momento di solitudine o un dolore;
è l’abbraccio che avvolge senza parlare.
Sono convinta che ognuno di noi conosce e ha conosciuto nella vita altre forme d’amore.
Tuttavia, a causa delle esperienze fatte che ci hanno segnato e a causa della situazione che ci circonda, ci sentiamo esausti, incompresi, in posizione di difesa e proviamo rancore. Tutto questo piano piano, ci porta a chiuderci verso noi stessi.
Con questo articolo dedicato all’amore, in questo periodo in cui è prossima la festa di San Valentino, voglio lasciare la parola al dottor Edward Bach (1886-1936 medico britannico creatore delle essenze floreali omonime adatte a riequilibrare le emozioni e a riarmonizzare la comunicazione tra corpo, anima e mente di un individuo, prevenendo tutte quelle condizioni conflittuali che generano ‘blocchi energetici’ ed infine la malattia).
E. Bach così diceva dell’amore in Guarisci te stesso “Il Creatore di ogni cosa è Amore e tutto quello che percepiamo ne è, nella sua infinita varietà di forme, una manifestazione, che si tratti di un pianeta o di un ciottolo, di una stella o di una goccia di rugiada, dell’uomo o della più umile forma di vita”.
È il senso dell’unità con gli altri, con la terra e l’universo, che bisognerebbe sempre portare con noi, la nostra unicità fa parte di un disegno d’amore. Sarebbe bello poter vivere, pensare, sentire col cuore.
Tutte le essenze floreali sono ricche di vibrazioni d’amore e di compassione, ma ce ne sono alcune più specifiche, che hanno un messaggio d’amore particolarmente potente.
Mimulus
Mimulus (Mimulus Guttatus) è una pianta originaria dell’America del nord, proviene dalle Montagne Rocciose, ma è presente anche nel nord dell’Europa. I suoi fiori, che sbocciano in estate, sono grandi, gialli con piccole macchie rossastre. La particolarità di questa pianta è che quando soffia molto vento i fiori si proteggono chiudendosi per poi riaprirsi con il sole. Questa segnatura già ci porta a scoprire le caratteristiche di Mimulus.
Mimulus è stata la prima pianta scoperta dal dott. Edward Bach, che lo definisce così:“…Per le paure causate dalle cose del mondo, come la malattia, il dolore, gli incidenti, la povertà, il buio, la solitudine, la sfortuna, le paure legate alla vita quotidiana. Le persone che ne soffrono sopportano in silenzio e in segreto i propri timori perché non ne parlano volentieri con gli altri…”.
La parola chiave di questo fiore è “paura/timidezza”, infatti i soggetti con caratteristiche Mimulus hanno paura di determinate cose oggettive, come la paura dei cani, dei ragni, della malattia, della gente, ecc. Le persone con tratti Mimulus sono timorose, timide e nervose, spaventate da cose e situazioni, hanno la tendenza ad essere impacciate quando sono in mezzo agli altri, perciò mancano di coraggio.
L’utilizzo di Mimulus aiuta queste persone a migliorare la capacità di comunicazione, facendo affiorare ad esempio nei soggetti dotati di talento artistico, le loro capacità. Il fiore combatte tutte le paure e fa emergere il coraggio di affrontare gli ostacoli della vita, senza timore e con più fiducia e senso della sdrammatizzazione.
MIMULUS E L’AMORE
Mimulus è legato alla compassione. Aiuta ad essere comprensivi. Un fiore che si trova nel gruppo dei fiori delle ‘paure’ e aiuta a capire attraverso il proprio disagio, la propria paura appunto, la vera condizione degli altri.
PINE
Pine (Pinus sylvestris) è una conifera. Si ritiene che si sia sviluppato in Asia orientale per poi diffondersi verso l’Europa. È diffuso in varie zone d’Italia specie al centro-nord, nelle Alpi. Dopo 30 anni di vita, Pine inizia a produrre fiori maschili e femminili, entrambi sulla stessa pianta. Fiorisce a maggio. È una specie adattabile.
Il dott. Edward Bach ha scritto di Pine: ”per coloro che si rimproverano di qualcosa. Anche quando hanno successo, pensano che avrebbero potuto far meglio e non sono mai soddisfatti dei loro sforzi e dei loro risultati”. I tipi Pine hanno generalmente degli standard piuttosto elevati, ma non sono mai soddisfatti, avrebbero sempre potuto agire meglio, dice la loro “vocina interiore”; al contempo sono estremamente sensibili, spesso si prodigano con tendenza al sacrificio e reagiscono alla minima critica auto colpevolizzandosi.
La parola chiave dei tipi Pine è il “colpevole”, colui che è convito di essere sempre in colpa e si autocritica eccessivamente.
Questo rimedio porta a saper valutare con chiarezza e lucidità le proprie responsabilità e ad accettarle naturalmente. Inoltre, Pine consente di incrementare la propria autostima ed il rispetto verso sé stessi e verso il prossimo. È prezioso per consentire di conquistare il piacere di vivere con leggerezza e assaporare un senso equilibrato della responsabilità. Facilita il perdono verso sé stessi.
PINE E L’AMORE
Pine rende capaci di capire che:
veniamo a questo mondo per apprendere e non per soddisfare i desideri o i progetti di qualcun altro; è necessario accettare l’amore che ci viene dato in dono, l’amore per noi stessi prima di ogni altra cosa.
Ancora, dalle parole del dott. Edward Bach: “I soggetti Pine non si sono ancora resi conto che il condannare sé stessi o gli altri equivale a condannare l’universale creazione dell’amore, e questo ci rende piccoli limitando il nostro potere di infondere l’amore universale nel prossimo”
HOLLY
Holly (Ilex aquifolium) è una specie spontanea dell’Europa centro-occidentale, con un’areale che comprende le regioni atlantiche e mediterranee, fino all’Asia Minore. È un albero sempreverde. Il verde scuro delle foglie consente loro di assorbire la massima quantità di luce ed essendo lucide in superficie, la luce non assorbita viene riflessa a beneficio delle foglie poste in posizione più centrale. Questa segnatura fa intuire che “Holly vive forti contrasti tra buio e luce, odio e amore. Può catturare anche il più piccolo raggio di luce e distribuirlo agli altri quando si sintonizza con l’amore e non con la negatività che può, altrettanto efficacemente, diffondere intorno a sé”.
Holly può sopravvivere perfino tra le radici di una grande quercia, poche altre piante riescono a farlo. Questo fa pensare ad una grande risolutezza e forza della pianta. Fiorisce in maggio.
Il dott. Edward Bach descrive così il soggetto Holly: “per quelli che, a volte, sono assaliti da pensieri come l’invidia, la gelosia, la vendetta, il sospetto. Queste persone possono soffrire molto nel proprio intimo e spesso senza che vi sia una vera ragione per la loro infelicità”. Sono caratteri che hanno difficoltà ad aprirsi all’esterno e all’amore, spesso succede che la tanta sofferenza manifestata da un tipo Holly non sia comprensibile ai più e generi molta infelicità.
Le parole chiave di questo fiore sono: Rabbia, invidia, odio, gelosia, diffidenza, aggressività e sentimento di umiliazione
Volendo fare un parallelismo con la letteratura, il soggetto Holly è l’Otello di William Shakespeare, che si sente ferito, suscettibile, ipersensibile e pensa male. Probabilmente alla base vi è un’insicurezza interiore che spinge a presupporre ed agire in modo aggressivo e crudele.
Holly è prezioso per coloro che hanno un carattere iroso, che mancano di amore e comprensione nei confronti degli altri. Da assumere anche quando prevale l’eccesso di odio, ad esempio a causa di una separazione o di un tradimento.
I benefici che genera Holly sono la capacità di dare senza aspettarsi nulla in cambio, dopo l’assunzione di Holly si è disposti a condividere con gli altri ciò che si ha. Quindi, svanisce la possessività e ritorna l’armonia interiore, ci si apre alla vita. Inoltre, il successo altrui è condiviso con gioia.
HOLLY E L’AMORE
Amore universale, apertura, compassione e generosità.
Il Dott. Edward Bach lo definisce così, un rimedio dell’amore: “Holly ci protegge da tutto quando non è parte dell’amore universale. Holly apre il cuore e ci rende un tutt’uno con l’amore divino”.
CENTAURY
Centaury (Centaurium umbellatum – Centaurea minore)
è una pianta biennale o annuale di origine Eurasiatica. E’ alta da 5 a 50 cm. In genere cresce in suoli poveri. Si adatta all’ambiente circostante, nei prati con l’erba alta cresce maggiormente, nei prati in cui l’erba è bassa cresce meno e rimane bassa. Descrizione della segnatura: Centaury non si fa vedere, si adatta alle persone con cui sta a contatto ed assume facilmente i loro modi di fare e di parlare. Centaurium fiorisce fra maggio e settembre e i fiori si aprono solo con il bel tempo
Il dottor Edward Bach dice di Centaury: “I soggetti Centaury sono zerbini. Sembrano privi di qualsiasi individualità e della capacità di non farsi usare dagli altri. Non lottano mai per conquistarsi la libertà; sono un bel pezzo avanti sulla strada dell’aiuto al prossimo, devono solo capire di essere un po’ più positivi nella loro vita”.
La parola chiave di Centaury è: debolezza, disponibilità, sottomissione, schiavitù. Il fiore per chi non riesce a dir di no.
La sottomissione è la condizione che caratterizza questo soggetto. L’individuo è fragile, remissivo, manca d’iniziativa e vive all’ombra altrui, talvolta in simbiosi con qualcuno dal carattere forte e dominante che gli fa da guida (e da padrone), ma che finisce per sfruttarlo. Ipersensibile ai bisogni altrui, è incapace di imporsi, ha bisogno di piacere agli altri, quindi viene facilmente usato da altri personaggi più opportunisti, finendo per assumersi più carico di quanto gli spetti o possa sostenere, abusando delle proprie forze. Si lascia influenzare sia dai complimenti che dalle critiche: arrossisce, si nasconde, balbetta. Non si sente abbastanza forte per risolvere i suoi problemi e così si impegna a risolvere quelli altrui. Queste persone si ammalano facilmente, senza ragione apparente. Soffrono di esaurimento, stanchezza cronica, debolezza energetica per abbassamento delle difese.
L’utilizzo di Centaury aiuta a sviluppare la volontà, che serve all’individuo per esprimere la propria identità. Con la sua assunzione, non si cambia la propria natura di persona generosa e altruista, ma la si indirizza verso un fine più alto, sviluppando l’energia per servire una causa valida, un ideale alto, piuttosto che gli interessi egoistici di qualcun’altro. Si riesce così ad affermare la propria personalità, adottando un atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui. Trionfa la determinazione, la vitalità, l’energia e la capacità di esprimere il proprio punto di vista (Utile nei soggetti vittime di narcisisti)
CENTAURY E L’AMORE
Centaury è venuto ad apprendere la lezione della forza. Collaborare e non obbedire potrebbe essere la sua parola d’ordine
VINE
Vine (Vitis vinifera) della famiglia delle vitacee, è una pianta legnosa con portamento rampicante. Vine è il genere che si è diffuso nelle zone temperate dei due emisferi e in particolare nelle zone più calde dell’emisfero boreale. Sembra che la coltivazione della vite risalga a 5000 anni fa.
Il dott. Edward Bach definisce così Vine: “Per persone molto capaci, consapevoli della propria abilità e fiduciose di riuscire. Essendo così sicure, pensano che gli altri farebbero bene a lasciarsi persuadere a fare le cose come le fanno loro stessi o come sono certi che sia giusto fare. Anche nella malattia dirigono la propria terapia. Possono essere persone molto preziose nei casi di emergenza”.
La parola chiave di Vine è il “dittatore”: ambizioni di potere e dominio, autoritarismo, aggressività e prepotenza
I Vine sono sicuri di sé e capaci di realizzare le loro ambizioni. Orgogliosi ed aggressivi, non hanno alcun interesse a convincere gli altri di come stanno i fatti, sono assolutamente certi che sia giusto come pensano loro. Forti ed intransigenti, tendono generalmente a strumentalizzare queste qualità. Pretendono obbedienza e quando rinunciano al potere vivono una frustrazione profonda. I soggetti Vine hanno a volte il cuore dominato dalla testa e non riescono a sentire la sensibilità, la compassione, negandosi anche importanti bisogni affettivi.
Il rimedio Vine aiuta a unire il potere, all’amore e alla saggezza. A non agire per scopi egoistici, ma a manifestare autorevolezza al servizio degli altri. Pertanto, queste tipologie diventano anche fonti d’ispirazione e guide per gli individui, che tendono ad ammirare la loro sicurezza e fiducia.
VINE E L’AMORE
Un Vine positivo è un leader naturale ed empatico, seguito per la solidità e la coerenza delle sue motivazioni.
HEATHER
Heather (Calluna vulgaris) è una pianta della famiglia delle Ericacee. Questa famiglia, diffusa in tutto il mondo, comprende piante sempreverdi con fusto lignificato alla base, amano i climi freddi e freschi, in genere sono arbusti a lenta crescita. Heather è abbastanza comune nel nord dell’Italia. E’ facile trovarlo sulle montagne, nelle lande desolate, in grandi spazi vuoti, in luoghi difficili dove poche piante riescono ad attecchire. Cresce in terreni aridi, poveri di minerali, molto acidi, nei suoli silicei. Dove cresce rende il terreno ancora più acido e così facendo soffoca le altre piante e non permette loro di vivere. La sua segnatura: “resiste in situazioni difficili, ce la fa da solo. Fa terra bruciata intorno, nessuno gli resiste, è difficile stargli accanto”.
Il dott. Edward Bach li definisce in questo modo: “per chi ricerca continuamente la compagnia di qualcuno disponibile, perché ha bisogno di discutere i propri affari con gli altri, chiunque essi siano. Si sentono molto infelici se devono restare soli per un certo periodo di tempo”. Temono la solitudine,
La parola chiave di questo fiore è: loquacità eccessiva e scarsa capacità di ascolto, esagerato autoaccentramento, drammaticità, istrionismo, paura della solitudine.
L’attaccabottoni, definito così dallo stesso dott Edward Bach. I soggetti Heather sono persone “richiestive”, bisognose di attenzione ed affetto, si mettono sempre al centro dell’attenzione attraverso una predominante loquacità e anche attraverso strategie seduttive. Sono veri e propri “vampiri energetici”
Questi caratteri vorrebbero che la gente dipendesse sempre da loro, sperimentando piacere nel sentire che sono utili e di aiuto nelle avversità altrui.
In uno stato riarmonizzato, Heather sviluppa empatia e generosità con comprensione e capacità di ascoltare l’altro.
HEATHER E L’AMORE
Heather comincia a vivere davvero le sue vere emozioni, senza dar vita a personaggi di plastica, senza pretese, costruendo se stesso in modo emozionalmente ecologico
CHICORY
Chicory (Cichorium intybus) della famiglia delle Compositae o Asteracee è la famiglia vegetale più numerosa. Comprende piante in prevalenza erbacee. Chicory è comune in tutta l’Italia e, nel resto del mondo, è presente in tutti i continenti. La si può trovare ovunque, ai margini di sentieri, in campi coltivati, in terreni incolti. I fiori possono essere di colore azzurro o rosa a seconda della composizione del suolo. La pianta può essere rigogliosa se il terreno è ricco, diversamente sarà dura e legnosa. Il suo ciclo biologico è perenne ma a volte anche annuale.
Segnatura: Si adatta e può cambiare atteggiamento a seconda delle circostanze in cui si trova. Ha una natura mutevole.
“Per quelli che sono molto attenti ai bisogni degli altri: tendono a prendersi eccessivamente cura dei bambini, dei familiari, degli amici, trovando sempre qualcosa da mettere a posto. Correggono continuamente ciò che considerano sbagliato e sono contenti di farlo. Desiderano intensamente avere sempre vicini quelli per cui si preoccupano” E’ il quinto rimedio floreale scoperto dal dott. Edward Bach e lo possiamo rappresentare attraverso l’archetipo della “mamma latina, italiana” con la sua frase tipo: “dopo tutto quello che ho fatto per te!”
Parole chiave di Chicory: Possessività, controllo, iperprotettività, egocentrismo manipolatorio.
Chicory è un modello fondato su un sentimento di profonda carenza affettiva. La persona Chicory è iperprotettiva e possessiva. Manifesta un grande bisogno di controllo sugli altri (nell’esempio della mamma, sui figli) e ha bisogno di essere ricambiata da uno smodato affetto. C’è sempre un ricatto affettivo che la lega all’altro. Questa tipologia non riesce ad avere nessun pensiero di rispetto nei riguardi della libertà altrui (questo è dettato dal dolore per la mancanza di sicurezza del ritorno al “nido” da parte dei figli, sempre nell’esempio della mamma) e, automaticamente, entra in disagio con se stessa. Chicory è forte, anche se tende a fare la vittima. A volte inventa malattie inesistenti come un “malato immaginario” al fine di dirigere l’attenzione su di sé.
La trasformazione che avviene con l’utilizzo di questo fiore è forte e intensa. Apporta la capacità di donare senza chiedere nulla in cambio. E’un amore incondizionato, puro, altruista. Aiuta a scoprire la giusta libertà che permette la generosità amorevole.
CHICORY E L’AMORE
E’ venuto ad apprendere l’amore vero, disinteressato, senza possesso, senza aspettare una ricompensa in cambio.