Intelligenza emotiva e successo…nella vita

Intelligenza emotiva, vale a dire la capacità di usare le emozioni con intelligenza.

Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un vero e proprio risveglio della coscienza riguardo alle emozioni. Si è compreso che esse hanno un ruolo da protagoniste della vita sociale, influenzando i nostri percorsi in ambito di salute e di malattia, nelle nostre relazioni, nelle aree relative all’educazione, nella famiglia e anche nel mondo imprenditoriale.

Le emozioni sono dotate di una forza esplosiva e possono essere nostre alleate se riusciamo a gestirle adeguatamente. Possono regalarci una marcia in più (aiutandoci a comunicare efficacemente e a saperci motivare in totale autonomia) oppure ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi (per esempio paralizzando la nostra capacità di agire o di decidere).

Nella nostra società basata sulla conoscenza e l’informazione, caratterizzata da una forte competitività dove ognuno corre per arrivare primo, i ritmi di vita diventano sempre più insostenibili esponendoci a forti tensioni emotive. In questa corsa verso il potere, il successo, il benessere e la forma fisica perfetta ottenuti a qualsiasi costo, spesso si contano più vinti che vincitori. Vittime dell’ansia, dello stress, della depressione, della solitudine, veri fantasmi della mente che in parte l’individuo genera da sé, in parte attraverso l’interazione con l’ambiente, gli altri con i quali vive, lavora e comunica… il più delle volte in modo superficiale e inefficace.

In fondo, le emozioni, secondo alcuni sono un fatto privato, un aspetto così intimo che non conviene assolutamente rivelare nelle relazioni interpersonali: farle entrare in gioco significherebbe rischiare di perdere la partita. Ma quale partita? Una partita non meglio definita, che si gioca di volta in volta con maggiore o minore impegno in funzione della natura e importanza degli obiettivi, ma che è sempre caratterizzata da un costante assillo: vincere, battere l’avversario, dimostrare che si è migliori, più competenti dell’interlocutore e così via.

Partite che finiscono inevitabilmente nello sterile gioco a somma zero, che vede tutti perdenti, anche se qualcuno conserva l’illusione di aver vinto a spese dell’altro.

Tutto questo genera conflitto, disarmonia in ogni tipo di relazione (dalle relazioni lavorative a quelle personali), la comunicazione risulta inefficace e qualche volta anche socialmente scorretta e inappropriata, riportando la peggio in ogni situazione.

Perché questo accade? La risposta sembra essere perchè siamo emotivamente analfabeti, manchiamo di quella forma sofisticata ma indispensabile di intelligenza umana di livello superiore, che è appunto l’Intelligenza emotiva.

L’espressione Intelligenza emotiva trae origine da uno studio che si è sviluppato negli anni ’90 ad opera di Daniel Goleman (psicologo statunitense) e che definisce la capacità di usare le emozioni con intelligenza appunto, identificandole, comprendendole e gestendole per riuscire ad affrontare meglio la vita.

Si tratta di sviluppare due tipi di competenza:

una personale, connessa al modo in cui controlliamo noi stessi;

una relazionale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri.

Entrambe le competenze sono caratterizzate da abilità specifiche. In particolare, alla base della competenza personale troviamo la consapevolezza, la padronanza di sé e la motivazione; alla base della competenza relazionale troviamo invece l’empatia e le abilità nelle relazioni interpersonali

A parte gli aspetti teorici, il concetto di intelligenza emotiva è utile nella vita di tutti i giorni

Essere “emotivamente intelligenti” vuol dire saper conoscere e gestire le nostre risorse interiori e allo stesso tempo intuire, comprendere, rispondere correttamente alle emozioni degli altri (D.Goleman)

Essere intelligenti emotivamente significa mantenere un rapporto equilibrato tra il mondo intrapersonale ed il mondo interpersonale.

Questo genere di competenze risulta fondamentale nel favorire il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione di sé, nel comunicare efficacemente con gli altri (il capo, i colleghi, il partner, i propri genitori o figli ecc…) e gestire meglio i conflitti, nel reagire alle situazioni problematiche o ai fallimenti, nel rivestire ruoli di leadership o di coordinamento ma anche il lavoro di gruppo ecc…

I fiori di Bach nella loro purezza e semplicità d’azione, in un percorso mirato e personalizzato, rivestono un ruolo importante nel supporto terapeutico all’alfabetizzazione emozionale (raggiungimento dell’intelligenza emozionale).

Vi aspetto per realizzare il percorso cucito su misura per voi.

‘Quando avrò imparato a conoscermi e a comunicare con intelligenza emotiva, sarò veramente padrone dei miei pensieri, delle mie emozioni, delle mie scelte, del mio comportamento e della mia vita. Sarò in grado di riconoscere e accettare i miei limiti e i miei punti di forza insieme alla mia energia vitale, che mi renderà capace di pensare rapidamente e di agire con calma senza inutile ansia e tensioni, perché sentirò il mio corpo leggero e rilassato e la mia mente serena, lucida e scattante. Questa profonda consapevolezza mi darà la forza e il coraggio di credere in me e di andare avanti, di amare la vita e di sentirmi veramente libero, in pace con me stesso e in piena armonia con l’universo.

So che questo è possibile, può accadere già oggi… semplicemente perché lo voglio!’. (A. Battista)

error: Il contenuto è protetto