Da quando è iniziato il lockdown (pandemia/quarantena), i problemi di angoscia, paura e depressione sono aumentati in modo esponenziale. Considerando che la situazione si è manifestata in maniera improvvisa e inaspettata, il corpo l’ha riconosciuta come ‘stressante’ (dovuta ad uno stimolo esterno) e ha reagito in maniera biologica, così come è programmato il nostro organismo.
Non essendoci possibilità di fuga o scioglimento, come richiederebbe una risoluzione biologica allo stress (almeno all’inizio la situazione per la maggioranza era veramente confusa), ognuno ha reagito in modo diverso.
C’è chi ha una buona resistenza psicologica e un’adeguata capacità di adattamento e c’è chi, invece, vede pericoli ovunque e la sua vita diventa un’afflizione continua.
Dunque è rilevante l’agente stressante in sè, ma è altrettanto importante la reazione emozionale di ciascuno indotta dallo stimolo.
L’attivazione emozionale di ciascuno dipende dalle esperienze vissute in passato, dalla sua capacità di adattamento e da quanto ha appreso dall’ambiente in cui è cresciuto (famiglia, scuola ecc.). Anche la consapevolezza ha un ruolo fondamentale nella reazione allo stress.
Lo stress nocivo, quello che si protrae per un lungo periodo, porta ad un abbassamento delle difese immunitarie e, piano piano, rende il terreno ‘fertile’ (predispone), allo sviluppo di una serie di malattie.
Per uscire da questo circolo vizioso, che per alcuni é diventato un vero disagio, è bene farsi aiutare.
È importante riconoscere il tipo di trauma che si sta vivendo per trovare una strada, un percorso in questa nuova epoca.
In una parola: RESILIENZA.
Impara qualcosa di più su di te, sulle tue capacità, per affrontare il problema nel presente, costruire i tuoi nuovi equilibri senza paura.
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