Camminare nel bosco con i più piccoli e’ fonte di gioia e di apprendimento.
Provate ad accovacciarvi in un prato dove spuntano qua e là piante di cumino, di cardo dei lanaioli, di finocchio selvatico e capirete cosa prova un cucciolo di due anni mentre attraversa con impegno quel paradiso naturale.Tutti i suoi sensi sono attivi, il corpo e’ lanciato al massimo delle sue potenzialità, l’aria fresca e profumata lo anima e lo rende estremamente ricettivo. Una pianta che svetta verso l’alto lo obbliga ad alzare lo sguardo e subito la piccola manina vuole sentire la consistenza di quel bozzolo marrone che sembra ispido al tatto. Invece si sente una vocina che dice “ E’ morbido.”
E anche noi adulti restiamo sorpresi e, a nostra volta, vogliamo sperimentare e renderci conto di quella morbidezza che ha spalancato, ancora una volta, i nostri sensi. Un filo d’erba e un insetto colorato diventano motivo di sosta e di esplorazione, così il piccolo insetto viene toccato e passato di manina in manina, si osserva il colore, la forma, il “ pizzicorino” che fa sulla pelle e quando cade a terra lo si lascia tornare fra l’erba perché non si faccia male. Ancora due passi e come per magia appaiono, nel prato, due occhietti che ci osservano e una fila di dentini. Ci mettiamo tutti in cerchio a contemplare un funghetto che diventa, su suggerimento di noi adulti, il” folletto funghetto risolino” che trattiene a se’ i piccolini e non li lascia andare. E facciamo un passo avanti e uno indietro perché, nell’immaginario magico dei più piccoli, quegli occhietti e quella bocca sono vivi e appartengono a un essere fatato che vorrebbero portare nel bosco. Momenti speciali per loro che sperimentano, attraverso i sensi, tutti i benefici della Natura e spazi di gratitudine per noi adulti, che impariamo a liberare e a far giocare il nostro bambino interiore.
La natura dei piccoli ci insegna a camminare in Natura con occhi di meraviglia, a stupirci di realtà che non pensiamo vere, a sporcarci con la terra e il fango, a fare attenzione a dove mettiamo i piedi perché sulla terra abitano tante piccole meravigliose creature che ci chiedono solo di prendercene cura come le manine paffutelle di un bambino sanno fare.Occhi, sensi, cuore aperti ogni volta che entriamo in un bosco; troveremo fra gli alberi quello stesso stupore che ci appartiene ma allo stesso tempo ci sentiremo accolti, non giudicati e nutriti da un’infinita magia.
Che la voce del bosco arrivi a tutti noi e ci riempia di curiosità e meraviglia!